Comune di Avellino

P.I.U. EUROPA CITTÀ DI AVELLINO

Il POR Campania 2007/2013 prevede, attraverso l’obiettivo operativo “6.1 – CITTÀ MEDIE”, la definizione di specifici programmi integrati di sviluppo e rigenerazione urbana per migliorare le funzioni urbane superiori e assicurare condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico delle città con popolazione oltre i 50.000 abitanti. La Giunta Regionale, con deliberazione n. 282 del 15/02/2008 ha formalmente dato avvio ai Programmi Integrati Urbani P.I.U. Europa approvando, tra l’altro, lo schema generale del Protocollo d’Intesa, che di fatto rende operativo il processo di programmazione con le Città coinvolte, nonché il quadro indicativo delle risorse stanziate e dei relativi criteri di assegnazione. Coerentemente con la strategia relativa al citato Obiettivo Operativo del POR, per il Comune di Avellino vengono investiti 41 milioni di euro per realizzare azioni di riqualificazione e di rigenerazione sociale ed economica della periferia urbana sud, in particolare dei quartieri di San Tommaso, Rione Mazzini, Quattrograne e Bellizzi. L'area oggetto dell'intervento sarà dotata di spazi verdi, attrezzature per lo sport, architettura di pregio, funzioni urbane avanzate, strutture di ricerca (come ad esempio l'università del vino) e di innovazione tecnologica. Saranno altresì incentivate le attività produttive favorendo anche l'apporto di capitali privati. Col progetto si intende riqualificare i quartieri di San Tommaso, Rione Mazzini, Quattrograne e Bellizzi per dargli pari dignità dei quartieri più favoriti della città ed intende connetterli, con legami fisici ed immateriali al centro storico ed alla periferia ovest tramite interventi sull’area fluviale e nella città storica. Inoltre, tramite la localizzazione di attività a forte richiamo e la dotazione di standard e servizi, si intende richiamare l’interesse degli imprenditori privati in modo da innescare un circolo virtuoso come già accade nelle altre aree cittadine interessate dai precedenti interventi pubblici finanziati con fondi europei. Le soluzioni proposte si possono riassumere in modo esemplificativo ma non esaustivo con le seguenti:

dotare la zona da riqualificare di aree a verde, standard ed altre strutture capaci di soddisfare sia le esigenze locali che fungere da attrattori per cittadini residenti in altri quartieri. In particolare nelle aree a verde sarà privilegiata la realizzazione di attrezzature per lo sport di cittadinanza previste dal PUC;
riammagliare il frammentario tessuto insediativo;
realizzare testimonianze di architettura di pregio come volano per la riqualificazione delle aree più degradate;
valorizzare le emergenze storiche ed architettoniche site in questa zona per integrarle nel sistema cittadino;
promuovere interventi per lo sviluppo delle attività produttive;
potenziare il sistema fisico delle connessioni per rafforzare il collegamento con il centro e la periferia ovest;
favorire lo sviluppo di funzioni urbane avanzate legate all’ambito della ricerca e dell’innovazione. In tal senso l’università del vino è un primo tassello da realizzare in tempi molto brevi e che potrà fungere da volano per altre attività del genere;
favorire interventi innovativi nel settore del risparmio energetico;
realizzare interventi nel sociale per elevare il livello di scolarizzazione e specializzazione, alleviare le condizioni di disagio sociale nonché prevenire e reprimere forme di criminalità;
realizzare le condizioni per la sostituzione edilizia degli edifici più degradati;
aprire la strada a nuove possibilità di sviluppo coerenti con lo scenario previsto dal piano strategico da completarsi con azioni già intraprese e/o proposte da altri Enti.