Edificata alla fine del XVI secolo quale monumentale ingresso al Parco dei Principi Caracciolo, considerato “una delle meraviglie del Regno di Napoli”, la costruzione fu destinata a Casino di caccia della nobile famiglia napoletana, feudataria della città di Avellino.
Con l’abolizione della feudalità nel 1806 e con l’elevazione della città di avellino a capoluogo di Provincia la famiglia Caracciolo vendette l’edificio a Filippo De Conciliis, che lo trasformò in una locanda. Il prezzo pattuito per l’acquisto fu d9i 1235 ducati e 35 grani.
La famiglia De Conciliis ne detenne la proprietà per circa un secolo, poi. Agli inizi del ‘900 la “Casina del Principe” fu frazionata e venduta a più proprietari.
Nel 1987 l’Amministrazione Comunale acquistò l’immobile per 300 milioni di lire, e dopo un lungo lavoro di restauro lo ha restituito alla città nell’estate del 2008, destinandolo a luogo di mostre ed eventi culturali.


LITTLE HOUSE OF THE PRINCE
It was built since the end of the XVI century like a monumental entry to the Park of the Princes Caracciolo, considered "one of the wonder of the Kingdom in Naples", the construction was destined to Country house of hunting of the noble Neapolitan family, feudatory of the city of Avellino. With the abolition of the feudality in 1806 and with the elevation of the city of Avellino to chief town of Province, the Caracciolo family sold the building to Phillip De Conciliis, that turned it into an inn. The agreed upon price for the purchase was 1235 dukedoms and 35 wheats. The De Conciliis family held the ownership of it for about one century, then. since the beginnings of '900 "the little house of the Prince" was divided and sold to more owners. In 1987 the Town administration purchased the immovable property for 300 million liras, and after a long job of restauration, it was returned to the city in the summer of 2008, destining it to place of shows and cultural events.