Storia dell'urbanistica della città di Avellino
In quest'area del sito del Settore Pianificazione e Uso del Territorio si è inteso tracciare, in forma sintetica, il percorso storico che ha portato all'attuale forma della città dal suo essere capoluogo fino ai giorni nostri .
1806
Avellino diventa capuluogo del Principato Ulteriore
1806
1830 Giacomo Mazas, primo intendente di Avellino, fu artefice del suo ampliamento urbano e del suo abbellimento. Prima dell'Unità, oltre al ruolo di capoluogo amministrativo, Avellino assolveva, all'interno del Regno delle Due Sicilie, una funzione di nodo commerciale.
1830 Giacomo Mazas, primo intendente di Avellino, fu artefice del suo ampliamento urbano e del suo abbellimento. Prima dell'Unità, oltre al ruolo di capoluogo amministrativo, Avellino assolveva, all'interno del Regno delle Due Sicilie, una funzione di nodo commerciale.
1866
Il Piano "Denti": costruzione di un nuovo quartiere eccentrico rispetto allo sviluppo storico longitudinale della città.
All'indomani dell'Unità si avvertì l'esigenza di trasformare la città, migliorando la viabilità, l'igiene, l'illuminazione l'abitabilità con la localizzazione di idonei servizi pubblici. Il Sindaco De Feo incaricò pertanto l'arch. Achille Denti della redazione di un piano di ampliamento di una parte della città che fu presentato nella seduta di Consiglio Comunale del 24 marzo 1866 e nella stessa approvato. Lo strumento urbanistico fu approvato dalla Deputazione Provinciale il 10 luglio 1868. Il 14 novembre 1868 il piano fu ridiscusso e riesaminato in Consiglio Comunale dell'allora Sindaco Catello Solimene.
Il 9 maggio 1866, Sindaco Emiddio De Feo, si approvò anche un primo regolamento sull'ornato.
1869
Il Sindaco Catello Solimene presenta nella seduta di Consiglio Comunale del 23 giugno 1869 una relazione sulle opere pubbliche più urgenti da realizzare in città.
1870
UNITA' D'ITALIA
1860
1870 Configurazione urbana ricavabile dalla mappa topografica rilevata a vista da Federico Amodeo. In questo periodo l'immagine di Avellino è quella di "città con campagna".
1870 Configurazione urbana ricavabile dalla mappa topografica rilevata a vista da Federico Amodeo. In questo periodo l'immagine di Avellino è quella di "città con campagna".
1873
La città ha un'illuminazione a gas.
1876
1877 La gestione Solimene è caratterizzata anche dalla formulazione di un primo regolamento edilizio che sostituì, nei fatti, l'adozione di un piano regolatore. Infatti nelle sedute di Consiglio Comunale del 19 settembre 1876 e 23 maggio 1877 si approva il Regolamento Edilizio del Comune di Avellino. Nel 1877 si pensa anche alla costruzione di una strada di circumvallazione per liberare il centro della città dal passaggio dei carri e per trovare nuove zone di espansione edilizia; nello stesso anno fu presentato dall'ingegnere Abate un progetto di acquedotto per la parte alta della città.
1877 La gestione Solimene è caratterizzata anche dalla formulazione di un primo regolamento edilizio che sostituì, nei fatti, l'adozione di un piano regolatore. Infatti nelle sedute di Consiglio Comunale del 19 settembre 1876 e 23 maggio 1877 si approva il Regolamento Edilizio del Comune di Avellino. Nel 1877 si pensa anche alla costruzione di una strada di circumvallazione per liberare il centro della città dal passaggio dei carri e per trovare nuove zone di espansione edilizia; nello stesso anno fu presentato dall'ingegnere Abate un progetto di acquedotto per la parte alta della città.
1883
Il Piano "Rossi":cercare nuovi sbocchi e nuove zone di espansione e rompere l'assialità storica ovest-est.
Il 30 aprile 1883 l'arch. Achielle Rossi presentò al Consiglio Comunale e al Sindaco Solimene la relazione del piano di ampliamento di una parte della città che riprendeva i temi già affrontati nel 1866 dall'ing. Denti. Elemento di novità del piano era la previsione di una parallela al Corso fino all'orto botanico. Si prevede inoltre una stazione ferroviaria elettrica Avellino-Monteforte-Nola.
Nella seduta del 27 giugno 1883 si deliberò di sospendere ogni procedura per l'approvazione del piano.
1915
1918 I GUERRA MONDIALE
1918 I GUERRA MONDIALE
1913
I Piani regolatori di Cucciniello e Ferrara: non si guarda più alla città per parti da espandere ma nel suo complesso, traspare il tentativo di fare Avellino una città moderna. Entrambi i piani si articolano intorno alla scelta di localizzazione della ferrovia elettrica Napoli-Avellino-Atripalda; si tenta, inoltre, di risolvere il problema della sola espansione longitudinale ovest-est, rendendo edificabili i suoli a nord e sud del corso.
Il Sindaco Aster Vetroni, animato da spirito ammodernatore diede incarico nel maggio 1913 agli ingegneri Cucciniello e Ferrara di compilare due distinti piani regolatori generali della città riservandosi, con la Giunta, una successiva scelta. I piani, redatti, non furono mai discussi in Consiglio Comunale a causa dello scoppio della I Guerra Mondiale.
1920
1940 VENTENNIO FASCISTA
1940 VENTENNIO FASCISTA
1933
Il Piano Valle: mai attuato, voleva rappresentare un terzo momento dello sviluppo edilizio della città. Il piano intende realizzare un decentramento oltre piazza della Libertà verso una nuova piazza della Vittoria come nuovo centro urbano. Il piano si poneva due obiettivi: 1) risanare, anche attraverso demolizioni, i vari quartieri della città; 2) riammagliare i collegamenti interni ed esterni con previsione di nuove strade. Si pone molta attenzione alla progettazione del verde urbano, anche attrezzato ed agli aspetti architettonici relativi all'immagine urbana specie del nuovo centro ipotizzato. Il piano è, in definitiva, interessante per l'individuazione di un futuro per la città e per la sua influenza nel periodo pre e post bellico.
Durante il periodo fascista si realizzano molte opere pubbliche tra le quali spicca, a livello urbano, la costruzione di una nuova strada parallela al corso chiamata via del Littorio.
Durante il ventennio fascista, nel 1933, l'ingegnere Cesare Valle ebbe l'incarico di redigere un piano regolatore che non venne mai attuato. Il piano sembra essere stato poi smarrito subito dopo la II Guerra Mondiale esostituito da un piano di ricostruzione.
E' nata l'urbanistica moderna ed il concetto di zoning ed anche Avellino viene divisa in zone omogenee di intervento. Si individuano sei zone omogenee: a) intensiva al centro e ne suo immediato intorno; b) semintensiva a corona delle zone intensive; c) a lotti agricoli lungo i margini irrigui del Vallone Fenestrelle (case ad orto); d) a ville sulle colline dei Cappuccini e Liguorini; e) industriale verso la ferrovia; f) di rispetto a tutela del patrimonio estetico e paesaggistico, intorno ai viali panoramici previsti.
Gli amministratori del dopoguerra recepirono del piano solo le previsioni di demolizioni, gli allineamenti edilizi, gli sventramenti ma non la filosofia ad esso sottesa.
1942
1945 II GUERRA MONDIALE E PRIMA LEGGE URBANISTICA DEL 7 agosto 1942 n°1150
1945 II GUERRA MONDIALE E PRIMA LEGGE URBANISTICA DEL 7 agosto 1942 n°1150
1948
Viene realizzato un Piano di Ricostruzione che ha praticamente valore di Piano Regolatore su progetto dell'Amministrazione Comunale. Lo strumento urbanistico attuava alcune previsioni del precedente Piano Valle del 1933 come parte dell'espansione a nord della città, in corrispoindenza delle colline dei Cappuccini e dei Liguorini.
Il Piano resta valido fino agli anni '60.
1960
1990 URBANISTICA DEGLI ANNI '60, '70 e '80
1990 URBANISTICA DEGLI ANNI '60, '70 e '80
1971
Il primo Piano Petrignani:
adottato con delibera di C.C. n° 7 del 8/2/69;
approvato con D.M. n. 3141 del 9/12/71;
progetto: arch. Marcello Petrignani
1982
PRIMA LEGGE URBANISTICA DELLA REGIONE CAMPANIA DEL 20 marzo 1982 n°14
1987
Il secondo Piano Petrignani:
adottato con delibera di C.C. n° 236 del 30/4/87;
approvato con D.P.G.R.C. n. 4750 del 28/5/1991;
progetto: arch. Marcello Petrignani
2000
I GIORNI NOSTRI
2000
La Variante al P.R.G.C. per la Tutela degli Ambiti Collinari e Fluviali:
adottata con delibera di C.C. n°106 del 7 luglio 2000;
in fase di controdeduzione alle osservazioni;
progetto Ufficio di Piano Settore Pianificazione e Uso del territorio (Giovanni Iannaccone)
2001
La Variante al P.R.G.C. per l'ambito urbano "Collina dei Liguorini" ex P.P.Q9:
adottata con delibera di C.C. n°42 del 3/4/2001;
Approvazione degli Indirizzi programmatici: delibera C.C. n°151 del 20/10/2000;
progetto: Gregotti Studio Associati
in fase di pubblicazione