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WELFARE
Promozione di programmi per facilitare la vita familiare e dell’attività locale (attività ricreative, attività sportive, attività mirate a legare scuola e famiglia, assistenza anche domiciliare agli anziani ed ai malati cronici, centri sociali, piano regolatore degli orari della città, bagni pubblici).
I cambiamenti della famiglia e le sue recenti trasformazioni morfologiche impongono politiche innovative rivolte alla famiglia in quanto soggetto sociale in forte cambiamento. Il ruolo ed il significato della famiglia nella nostra società si sono modificati nel corso degli ultimi decenni, in correlazione al variare di elementi culturali, economici, demografici, ecc.
La famiglia si presenta oggi di complessa interpretazione e di difficile definizione concettuale, anche in seguito al passaggio da una dimensione plurinucleare ed estesa ad una dimensione mononucleare e ristretta. E’ in atto una flessione delle forme familiari tradizionali (le coppie coniugate con e senza figli) a vantaggio di quelle tipologie (monopersonali, coppie di fatto, monogenitoriali e famiglie ricostituite) che sono le "nuove famiglie", nate spesso in seguito alle separazioni o dovute alle modificazioni nei comportamenti sociali.
Se da un lato è noto che la famiglia è andata incontro a profondi mutamenti sociali, nelle strutture e nei comportamenti, che rendono sempre più difficile formulare e realizzare politiche sociali orientate alla famiglia come tale, dall'altro, però, le stesse ricerche empiriche testimoniano che la famiglia rimane uno dei valori più apprezzati e condivisi.
Le politiche sociali di welfare si trovano così di fronte a fondamentali dilemmi: come promuovere la famiglia, i suoi valori e funzioni sociali, tenendo conto della estrema diversificazione (articolazione ed anche frammentazione) delle forme familiari, degli stili di vita, dei bisogni e delle aspirazioni familiari in una società sempre più complessa.
Per progettare percorsi di innovazione nelle politiche familiari rispondenti alla famiglia che cambia occorre saper privilegiare la dimensione promozionale rispetto a quella assistenziale. Per esempio le famiglie che hanno al loro interno soggetti in difficoltà (anziani, portatori di handicap, tossicodipendenti) spesso sono oggetto di politiche sociali o assistenziali unicamente rivolte al soggetto in difficoltà, senza che venga presa in considerazione la globalità delle relazioni familiari che è risorsa indispensabile per i servizi stessi.
Il Comune di Avellino ha messo in campo diverse iniziative a sostegno delle politiche familiari erogando diverse prestazioni attraverso il Piano di Zona Sociale e rendendo organica la normazione in materia sociale attraverso il “Regolamento per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, agli interventi e ai servizi sociali erogati dal Comune di Avellino” approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 del 3 marzo 2008.
Tra i servizi che mirano alla facilitazione del rapporto scuola-famiglia vi sono: gli Asili nido e servizi educativi per l’infanzia (sul territorio comunale sono presenti n. 3 strutture ricettive per bambini dai 3 mesi ai tre anni di cui una affidata in gestione), buoni libro per Scuole Medie Inferiori e Superiori, borse di studio, contributi per la frequenza presso il Convitto Nazionale Pietro Colletta, contributi per il servizio di refezione scolastica.
Il Comune di Avellino concede le seguenti forme di assistenza economica:
  • assistenza economica ai cittadini bisognosi;
  • asili nido e servizi educativi per l’infanzia (contribuzione al costo del Sevizio);
  • soggiorno in Case di Riposo per Anziani,
  • assistenza economica ad ex detenuti, agli internati e alle famiglie dei detenuti e internati;
  • interventi a favore di cittadini di origine campana che rientrano nella regione dopo un periodo di permanenza all’estero per motivi di lavoro;
  • assegno per il nucleo familiare;
  • assegno di maternità;
  • buoni libro Scuole Medie Inferiori e Superiori;
  • borse di studio;
  • contributo per la frequenza presso il Convitto Nazionale Pietro Colletta;
  • contributo refezione Scolastica;
  • politiche in favore di persone immigrate;
  • affido familiare;
  • sostegno economico per locazione in edilizia residenziale non pubblica.
In aggiunta a tali prestazioni, il Comune concede le seguenti forme di assistenza economica: ausili finanziari e sussidi in denaro (ordinari e straordinari); gli ausili finanziari sono interventi una tantum atti a concorrere al superamento di un occasionale stato di difficoltà della famiglia o della persona, e sono finalizzati a sostenere situazioni eccezionali e contingenti di bisogno quali in particolari: spese eccezionali per calamità naturali; spese eccezionali per eventi morbosi non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale; situazioni di particolare indigenza determinate da un improvviso ovvero perdurante disagio occupazionale; situazioni di disagio economico dovute al venir meno di un congiunto per decesso, abbandono o detenzione in strutture carcerarie; difficoltà alloggiative di particolari gravità, con particolare riferimento alla presenza di minori e/o di soggetti portatori di handicap, nonché di anziani ultra-sessantacinquenni.
I sussidi in denaro a singoli soggetti tendono a rimuovere situazioni di bisogno, abbandono, emarginazione e devono intendersi quale supporto all'azione di recupero sociale delle persone. Essi sono limitati nel tempo.